Avvisi della settimana santa 2020

Ricordiamo che alle celebrazioni non può partecipare il popolo se non “le sole pochissime persone che sono necessarie per svolgere i riti in modo degno: diacono (se c’è), lettore, cantore, organista (o altro musico) e un paio di ministranti, non di più. I sacerdoti che vivono in parrocchia potranno partecipare ai riti concelebrando”. Si aggiungono anche le una o due persone tecniche per le riprese. L’arcidiocesi si è impegnata a fornire proposte di preghiera familiare che vengono dall’Ufficio Liturgico nazionale. Il nostro arcivescovo raccomanda ai fedeli di seguire le celebrazioni attraverso i mezzi di comunicazione (in particolare le celebrazioni presiedute dal Santo Padre e quelle presiedute da nostro Arcivescovo) e ci ha ricordato un passo di una lettera di Sant’Atanasio che ricorre nell’Ufficio delle Letture di venerdì della IV settana di Quaresima, che mi ricordo mi consolò molto quando nel primo anno di seminario realizzai che non avrei partecipato alle celebrazioni pasquali della mia parrocchia del Galluzzo.

Dalle «Lettere pasquali» di Sant’Atanasio, vescovo
(Lett. 5, 1-2; PG 26, 379-1380)
Il mistero pasquale riunisce nell’unità della fede coloro che sono lontani col corpo

Fratelli miei, è bello passare da una festa all’altra, passare da una orazione all’altra e, infine, da una celebrazione all’altra. È vicino ora quel tempo che ci porta e ci fa conoscere un nuovo inizio, il giorno della santa Pasqua, nella quale il Signore si è immolato. Noi ci alimentiamo del suo nutrimento e sempre deliziamo la nostra anima con il suo sangue prezioso, quasi attingendo a una sorgente. Tuttavia abbiamo sempre sete e sempre ardiamo di desiderio. Il nostro Salvatore però è vicino a chi si sente riarso e per la sua benevolenza nel giorno di festa invita a sé coloro che hanno cuori assetati, secondo la sua parola: «Se uno ha sete, venga a me e beva» (Gv 7, 37). Ma per estinguere l’arsura interiore non è necessario portare la bocca alla sorgente, basta far domanda dell’acqua alla fonte stessa. La grazia della celebrazione festiva non è limitata ad un solo momento, né il suo raggio splendente si spegne al tramonto del sole, ma resta sempre disponibile per lo spirito di chi lo desidera. Esercita una continua forza su quanti hanno già la mente illuminata e giorno e notte meditano la Sacra Scrittura. Questi sono come quell’uomo che viene chiamato beato, secondo quanto è scritto nel salmo: «Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte» (Sal 1, 1-2).
Pertanto, miei cari, Dio che per noi istituì questa festa, ci concede anche di celebrarla ogni anno. Egli che, per la nostra salvezza consegnò alla morte il Figlio suo, per lo stesso motivo ci fa dono di questa festività che spicca nettamente fra le altre nel corso dell’anno. La celebrazione liturgica ci sostiene nelle afflizioni che incontriamo in questo mondo. Per mezzo di essa Dio ci accorda quella gioia della salvezza, che accresce la fraternità. Mediante l’azione sacramentale della festa, infatti, ci fonde in un’unica assemblea, ci unisce tutti spiritualmente e fa ritrovare vicini anche i lontani. La celebrazione della Chiesa ci offre il modo di pregare insieme e innalzare comunitariamente il nostro grazie a Dio. Questa anzi è un’esigenza propria di ogni festa liturgica. È un miracolo della bontà di Dio quello di far sentire solidali nella celebrazione e fondere nell’unità della fede lontani e vicini, presenti e assenti.

Invito a leggere QUI le indicazioni che vengono dalla nostra diocesi per le celebrazioni della settimana santa.

Per quanto riguarda l’ulivo (o palma o altra pianta) della (prossima) Domenica delle Palme ci viene fornito una preghiera per benedirlo in famiglia che potete scaricare qui in formato pdf oppure qui in formato doc. Riguardo a questa possibilità di benedire oggetti e persone della propria casa/famiglia invito a leggere questo interessante articolo. Per coloro che non sono in grado di stamparlo o di usarla sul cellulare ricordiamo che nella celebrazione delle ore 10 don Antonino nel benedire i rami di ulivo dei pochissimi presenti di cui sopra estenderà l’intenzione anche a quelli di tutti coloro che seguiranno da casa in diretta streaming. Procuratevi i ramoscelli di ulivo che volete avere benedetti. La celebrazione sarà unica alle ore 10 e concelebrata da don Antonino e don Alberto.

Giovedì santo la santa Messa nella Cena del Signore, in diretta streaming da Badia, sarà alle ore 18, concelebrata da don Antonino e don Alberto.

Venerdì santo faremo la via Crucis con il contributo dei gruppi della parrocchia, in diretta streaming dalla Chiesa di Badia alle ore 15.
Alle ore 18 la celebrazione della liturgia del Venerdì Santo, sempre in diretta streaming da Badia.

Sabato santo la Veglia Pasquale inizierà alle ore 21.30. Potrete seguirla in diretta streaming a questo link.

Domenica di Pasqua le sante Messe saranno alle ore 10 celebrata da don Antonino e alle ore 11.30 celebrata da don Alberto. Anche queste trasmesse in diretta streaming.

Per quanto riguarda la tradizionale benedizione delle uova si ricorda che non potrà avvenire nel modo consueto. La CEI ha messo a disposizione un sussidio per una preghiera da fare in famiglia il giorno di Pasqua con cui anche benedire le uova. Lo potete scaricare qui in formato pdf oppure qui in formato docx. Per coloro che hanno difficoltà a stamparlo ricordiamo che sia don Antonino alla S. Messa delle ore 10 che don Alberto alla S. Messa delle ore 11.30 estenderanno nell’intenzione la benedizione delle uova anche a quelle che vorranno benedette coloro che seguiranno la santa Messa da casa in diretta streaming.